Come sperimentare creativamente le intelligenze artificiali
Giovedì 13 giugno 2024, ore 21:00
Museo Sartorio Largo Papa Giovanni XXIII - Trieste
Organizzato da STAZIONE ROGERS
Stazione Rogers presenta, nell’ambito della rassegna Trieste Estate ’24 l’evento dedicato alle intelligenze artificiali quale risultato delle residenze del progetto ERASMUS + ARTI CREA di SLOW TOURISM, e LA PERIFERICA i cui referenti sono rispettivamete, Claudia Lantieri e Alberto Sancez.
Il progetto italiano è a cura di Antonella Varesano che ha coinvolto sei artisti - provenienti da sei discipline: arti visive, letteratura, teatro, video, danza e musica - in una attività mul-tidisciplinare dedicata all’utilizzo creativo di software di intelligenza artificiale.
Gli artisti sono stati ospitati in residenza a Trieste da quattro Industrie Culturali e Creative (ICC) che hanno fornito attività di mentoring: Iwan Paolini e Gaia Mencagli con Stazione Rogers, Luca Mingolla con l’Officina/Triestecontemporanea, Giulio Centis e Aurora Lan-za con Casa della Musica e Rebecca Sillani con Trieste Film Festival.
La sfida dell’iniziativa italiana dedicata all’Intelligenza Artificiale consiste nell’orchestrare un evento di restituzione finale utilizzando i software di AI accessibili al consumatore, con sfumature critiche ed ironiche che solo l'arte può offrire nella sua continua ricerca di uscire dagli standard. Lo scorso primo giugno Stazione Rogers ha presentato la preview dell’evento che ha incuriosito gli spettatori proponendo lo svelamento di una sorta di se-greto joyciano che sarà svelato il 13 giugno al Civico Museo Sartorio di Trieste alle ore 21.
SE SIETE CURIOSI NON MANCATE giovedì 13 giugno ore 21 al Museo Sartorio di Trieste, ingresso gratuito.
Link al press kit
https://www.articrea.org/italian-project/press-kit
dove trovate sinossi dello spettacolo, locandina e video promo
Mangiare non è più soltanto un evento legato alla tradizione e alla condivisione, ma anche e soprat-tutto al consumo vorace – e, di conseguenza, alla produzione sfrenata regolata dalle logiche di mer-cato. Ma se lo stomaco è pieno, chi sazierà la fame di affetti stabili?
Le riflessioni innescate da Joyce in sei artisti (Giulio Centis, Aurora Lanza, Gaia Mencagli, Luca Mingolla, Iwan Paolini, Rebecca Sillani), grazie alla consulenza dello studioso Giovanni Sti-gliano, sono state tradotte nei linguaggi dei principali software di intelligenza artificiale (Chatgpt, Gemini, Copilot, Firefly, Runway, Sora, Nightcafé), per sondarne il potenziale creativo e forzarne i limiti.
Il pubblico avrà così la possibilità di entrare in un vero e proprio laboratorio artistico interdi-sciplinare, in un esperimento dai confini incerti: la ricerca sull’uso delle AI nei linguaggi espressivi è ancora aperta e il pubblico assisterà a una performance collettiva mediata da più linguaggi creativi (arti performative, figurative, cinematografiche, musicali).
I temi joyciani sono stati utilizzati come pretesti per rapportarsi soprattutto con l’ambiguità di questi strumenti; le AI, infatti, hanno un atteggiamento (se così si può dire) parziale, tanto rispetto alla conservazione che alla trasmissione del sapere – considerando che spesso si sono rivelate fonti inaffidabili o persino fallaci. Questo non include necessariamente una visione morale e giudicante (o apocalittica e catastrofista) delle AI: lavorando in sinergia e sospendendo il giudizio, gli artisti e le artiste hanno invece inteso compiere un cammino che, piuttosto, mira a stimolare nel pubblico una riflessione condivisa.
Il progetto è legato alle iniziative Erasmus+, che hanno l’obiettivo di attivare connessioni formative fra persone e incentivare la ricerca. La presenza di Antonella Varesano e di quattro imprese culturali e creative (Associazione l’Officina, Casa della Musica, Stazione Rogers, Trieste Film) ha inoltre at-tivato una riflessione sul ruolo delle imprese culturali e creative nel territorio e nella ricerca artistica.
Organizzato da