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Venerdì, 30 Giugno 2023 ore 18:45

Evento finale del corso di aggiornamento professionaleHealth Humanities: cultura umanistica per le scienze della salute e pratiche della cura” - edizione 2023

STAZIONE ROGERS - Riva Grumula, 14 - Trieste

Dipartimento di Studi Umanistici
Dipartimento Universitario Clinico di Scienze Mediche Chirurgiche e della Salute


con
Umberto Albert, Nicolò de Manzini, Gianfranco Sinagra, Nicoletta Suter

introducono
Giovanni Fraziano (Stazione E.N. Rogers)
Gianfranco Sanson (Dipartimento Universitario Clinico di Scienze Mediche Chirurgiche e della Salute)

coordina
Sergia Adamo (Dipartimento di Studi Umanistici)

letture del romanzo
Maria Grazia Plos


Nella Coscienza di Zeno di Italo Svevo, pubblicata esattamente cent'anni fa, il primo personaggio a prendere la parola è un non meglio identificato "dottore", il dottor S. Medici, cure, malattie, reali e immaginarie, percorrono tutto il romanzo e ne costituiscono una vera e propria architettura da cui tutta la narrazione dipende.

Questa presenza, ampiamente rilevata e indagata negli studi sveviani, testimonia l'interesse di Svevo per la medicina, per i discorsi allora in circolo sulla salute e sulla malattia, sulle cure più ardite e originali che tra Otto e Novecento iniziarono a occupare l'immaginario e la curiosità dell'opinione pubblica.

Ma al di là di questo confronto con tutti gli aspetti della medicina dell'epoca, come legge la medicina di oggi La coscienza di Zeno? Come può un romanzo del 1923 parlare alla nostra sensibilità contemporanea per cui tutto ciò che riguarda la salute e il benessere, la malattia e la cura, si colloca in un quadro più ampio di interessi e prospettive?

Abbiamo chiesto a un cardiologo (Gianfranco Sinagra), a un chirurgo (Nicolò de Manzini), a uno psichiatra (Umberto Albert) e a un'infermiera esperta di medicina narrativa (Nicoletta Suter) di rileggere per noi La coscienza di Zeno, oggi, alla luce delle loro competenze, delle loro pratiche, del loro rapporto con le persone assistite e con le istituzioni deputate alla cura e alla salvaguardia della salute. E abbiamo chiesto loro di farlo nel quadro di un corso di aggiornamento professionale dell'Università di Trieste, dedicato alle contemporanee Health Humanities, che si rivolgono alla cultura umanistica come campo cui guardare per ripensare le scienze della salute e le pratiche della cura.

Iniziativa realizzata nell'ambito del Protocollo d'Intesa per la celebrazione del Centenario della Coscienza di Zeno siglato da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Il Rossetti, Fondazione Teatro Stabile Lirico Giuseppe Verdi

Scarica qui il PDF della locandina


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